Perché non mi sento mai abbastanza? Origine, cause e conseguenze della bassa Autostima
Autostima

Perché non mi sento mai abbastanza? Origine, cause e conseguenze della bassa Autostima

Dott.ssa Martina Calabrò
18 settembre 2023
13 min

La bassa autostima può compromettere la qualità della nostra vita. Scopri come si sviluppa, quali sono le sue cause profonde e come la psicoterapia può aiutarti a riconoscere il tuo valore.

Cos'è l'Autostima?

Con il termine Autostima si intende la percezione interna che ognuno di noi ha relativamente al proprio valore e al proprio senso di competenza.

Una solida autostima consente di percepirci come persone meritevoli, gradevoli e capaci, nonostante gli errori, gli insuccessi o le critiche in cui possiamo incappare nel corso della nostra vita. Al contrario, un'autostima troppo debole, dipende eccessivamente dai consensi e dalle valutazioni provenienti dall'esterno.

I segnali della bassa autostima

In genere, le persone con bassa autostima:

  • sono convinte di valere poco o nulla, di non essere particolarmente dotate o capaci, di non riuscire al pari degli altri;

  • sono tese a colpevolizzarsi e criticarsi duramente. Minimizzano o squalificano le cose corrette che fanno, focalizzandosi sui propri errori;

  • sperimentano spesso emozioni di colpa, vergogna, frustrazione, ansia;

  • possono sentirsi deboli, poco energiche, facilmente affaticabili o in un costante stato di tensione.

Come si sviluppa l'autostima?

L'autostima si sviluppa fin dalla prima infanzia, fin da quando si inizia ad avere percezione delle aspettative e dei giudizi che gli altri hanno su di noi. Sentirsi apprezzati in modo autentico e realistico dai genitori nelle proprie abilità così come nelle proprie caratteristiche fisiche è fondamentale per lo sviluppo di una buona autostima. Per considerarci persone valide e amabili, infatti, abbiamo bisogno di percepire che i nostri genitori prima, i nostri insegnanti, gli altri adulti di riferimento e i nostri coetanei poi, hanno in mente un'idea positiva di noi, nutrono fiducia e apprezzamento per quello che siamo e che facciamo.

Le origini della bassa autostima

Quando ciò non avviene, quando piuttosto veniamo frequentemente criticati e svalutati dalle persone per noi importanti durante il corso della nostra infanzia e della nostra adolescenza, possiamo sviluppare delle credenze patogene che, consapevolmente o meno, ci porteranno a sentirci poco capaci, poco attraenti, sgradevoli o stupidi: daremo ragione a chi ingiustamente non ha saputo, come avrebbe dovuto, riconoscere il nostro valore.

Allo stesso modo, potremmo sminuirci perché crediamo inconsciamente che riconoscendo il nostro valore potremmo umiliare o ferire un fratello o un genitore amato che si è sempre sentito insoddisfatto di se stesso o è andato incontro a diversi e gravosi fallimenti.

Ancora, potremmo considerarci una nullità perché crediamo inconsciamente che allontanarci dalla nostra famiglia per realizzarci possa essere sleale o fare sentire sole e abbandonate le persone che amiamo.

Le conseguenze nella vita quotidiana

Così, ad esempio:

  • potremmo cercare un lavoro al di sotto delle nostre capacità;
  • oppure potremmo vivere con estrema ansia ogni occasione in cui dobbiamo affrontare una prova;
  • o, ancora, reagire con sentimenti di profonda tristezza e sconforto, vergogna o rabbia, ogni volta che ci imbattiamo in un fallimento o una critica.

I fallimenti cesseranno di essere un punto di partenza; un voto o una critica cesseranno di essere un consiglio o un'opinione: piuttosto, diverranno una prova della verità delle nostre paure, della nostra mancanza di valore, una prova a sostegno degli ingiusti maltrattamenti che abbiamo subito.

Ritrovare il proprio valore

Ma noi non siamo i nostri errori, siamo i nostri desideri. Non siamo ciò a cui qualcun altro può averci voluto ridurre, siamo ciò a cui aspiriamo.

Ma cosa possiamo fare se sentiamo di avere una bassa autostima? Come possiamo superare le credenze patogene inconsce che non ci permettono di amarci e apprezzarci come meritiamo?

Come la psicoterapia può aiutarti

Rivolgerti a uno psicologo potrebbe aiutarti a:

  • cominciare ad amare e apprezzare te stesso, a riconoscere il tuo valore;
  • considerare gli errori solo come dei punti di partenza importanti per crescere e imparare;
  • vedere i difetti come le pietre preziose della bellezza della tua unicità;
  • affrontare i fallimenti come esperienze della vita che riguardano tutti e che non è detto dipendano da te;
  • comprendere il rifiuto come il punto di vista di una persona che evidentemente non fa per te (meriti chi sa apprezzarti e amarti!);
  • interpretare la svalutazione come il frutto di un problema che non ti riguarda.

Dott.ssa Martina Calabrò

Condividi questo articolo
Condividi: