Il mio bicchiere è sempre mezzo vuoto!
Vedi sempre il lato negativo delle cose? La tua insoddisfazione persiste anche quando tutto va bene? Scopri come le credenze patogene creano una visione pessimistica del mondo e come ritrovare la capacità di apprezzare ciò che hai.
La storia dell'autobus
Immaginiamo per un attimo di trovarci in autobus, di ritorno dal lavoro, in compagnia di un nostro collega quando, tutt'a un tratto, l'autobus si ferma in mezzo alla strada. Dopo vari tentativi infruttuosi l'autista avvisa i passeggeri. Nulla da fare, il mezzo è guasto, bisogna aspettare il prossimo autobus.
Entrambi siamo stanchi, abbiamo lavorato tutto il giorno e non vediamo l'ora di tornare a casa.
Due reazioni opposte
Noi reagiamo con nervosismo, iniziamo a pensare che capitano tutte a noi, a lamentarci e a scrivere un sms lungo come la lista della spesa in cui elenchiamo alla nostra partner tutte le disgrazie della giornata per avvisarla del nostro ritardo.
Dall'altra parte lui, il nostro collega, che scoppia in una gran risata, chiama la partner per avvisarla del ritardo e le racconta, divertito, l'episodio.
Lo guardiamo come un alieno. Come fa a reagire così? Sicuramente, pensiamo, lui ha una vita più facile della nostra. O forse no, forse lui vede il bicchiere mezzo pieno!
L'atteggiamento globale verso la vita
La metafora del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto descrive un atteggiamento globale nei confronti della vita che, in linea generale, si caratterizza dal prevalere della negatività sulla positività (o viceversa) e che incide più di quanto si pensi sui livelli di benessere, felicità e soddisfazione personali.
Le caratteristiche del "bicchiere mezzo vuoto"
Chi vede il bicchiere sempre mezzo vuoto tende a:
- Focalizzarsi sugli aspetti negativi delle situazioni
- Concentrare l'attenzione su ciò che manca anziché su ciò che c'è
- Pensare o fantasticare, più o meno consciamente, l'esistenza di un mondo ideale e perfetto in cui gli altri conducono una vita più soddisfacente, più felice, più serena
Semplicemente una vita con qualcosa in più a cui non si può accedere a causa di forze maggiori.
Le conseguenze quotidiane
Questo si traduce nella tendenza a:
- Reagire agli imprevisti con emozioni negative sproporzionate rispetto all'entità dell'ostacolo
- Lamentarsi per la propria condizione e per tutto ciò che si discosta dalle proprie aspettative
- Rimpiangere un passato migliore che mai più tornerà
- Vivere nell'attesa di un dopo in cui le cose si sistemeranno, poi regolarmente guastato da qualcosa che non va per il verso giusto
Ciò che non cambia è la profonda insoddisfazione di base che permea il presente e che tende a persistere anche quando non c'è nulla attorno a noi che possa giustificarlo.
Le origini: credenze patogene e identificazioni
In genere, questo stato mentale deriva da:
- Credenze patogene irrazionali che si formano durante l'infanzia nel tentativo di fronteggiare esperienze relazionali traumatiche in cui abbiamo pensato che essere più felici, soddisfatti, sereni e appagati di qualcuno per noi importante rappresentava un pericolo
- Identificazioni (inconsce) con figure di riferimento stabilmente infelici, depresse, insoddisfatte e/o pessimiste
Il percorso verso il bicchiere mezzo pieno
Rivolgerti a uno psicologo può aiutarti a:
- Capire perché tu, a differenza di quel collega, vedi sempre il bicchiere mezzo vuoto
- Comprendere perché, per quanto ci provi, non riesci mai a riempirlo
- Identificare le credenze patogene che sostengono la tua visione pessimistica
- Liberarti dalle identificazioni con figure infelici del tuo passato
- Riscoprire la capacità di apprezzare ciò che hai
Dott.ssa Federica Genova
