Come Superare i Periodi di Crisi
Crisi e Resilienza

Come Superare i Periodi di Crisi

Dott.ssa Laura Morabito
30 giugno 2024
11 min

Scopri come trasformare la crisi in opportunità e ritrovare il cammino verso la tua realizzazione.

È normale che periodi di crisi attraversino la vita di ciascuno di noi. Di solito per superarli sono sufficienti le nostre forze e magari il sostegno delle persone che ci vogliono bene.

Tuttavia, quando le difficoltà non accennano a passare e la crisi sembra costituire una spiacevole musica di sottofondo della nostra vita – quanto non un rumore assordante e demoralizzante – si ha l'impressione di "girare in tondo", "girare a vuoto", si tentano magari mille soluzioni ma non ne va dritta una, e ci si arriva a chiedere "ma perché va tutto storto?".

In quei momenti si avverte l'urgente bisogno che qualcosa cambi; dopo averle provate tutte, si spera ardentemente che le cose attorno a noi si trasformino: che il lavoro vada meglio, che gli altri si comportino in maniera più gentile, che i problemi magicamente si risolvano, che le soluzioni immediatamente si materializzino; sembra che l'unica soluzione per uscire dalla nostra crisi possa venire dall'esterno, indipendentemente da noi, dalla nostra volontà.

E allora si rimane in attesa, si aspetta sperando che qualcosa prima o poi cambi, mentre frustrazione e impotenza diventano sempre più presenti e pressanti.

Come uscire da questa condizione?

Einstein scriveva: "Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo. La crisi è la migliore cosa che possa accadere a persone e interi Paesi, perché è proprio la crisi a portare il progresso. La creatività nasce dalle difficoltà come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato".

Quando non riusciamo a uscire dal caos per danzare verso ciò che desideriamo, è necessario sospendere le proprie "tentate soluzioni" per permettersi di capire come trasformare la nostra crisi in opportunità.

Nei periodi di crisi abbiamo normalmente bisogno di amici, partner e familiari che ci sostengano, ma non sempre il loro apporto è sufficiente a chiarirci le idee e a riscoprire le nostre potenzialità.

Un intervento mirato, come il counselling psicologico, può aiutarti a mettere a fuoco in poche sedute i desideri e gli obiettivi che giacciono dietro la crisi e a comprendere quali ostacoli vi si oppongono e come superarli. Prendersi del tempo per riflettere e per occuparsi realmente di sé, permette di uscire dalla "trappola del non ho tempo" che, nonostante abbia l'ammirevole scopo di svincolarsi dalla crisi, troppo spesso finisce per esacerbarla.

Prendere le distanze dalla nostra quotidianità, dai riscontri che ogni giorno riceviamo dalle persone della nostra vita, ci permette di gettare un nuovo sguardo su noi stessi e può portarci a scoprire risorse e soluzioni che nemmeno immaginavamo di avere.

La strada per il successo è inevitabilmente costellata da fallimenti; i fallimenti possono divenire la spinta vitale alla nostra realizzazione nella misura in cui giungiamo ad affidarci a chi può comprenderci, sostenere la nostra autonomia e aiutarci a ridisegnare il nostro presente e il nostro futuro in linea con i nostri desideri.

  • La domanda disperata: "Ma perché va tutto storto?"

Il ciclo della frustrazione

Quando nulla cambia

Quando la crisi persiste, ciò che accade psicologicamente è:

  1. L'urgenza che qualcosa cambi
  2. L'esaurimento dal provare mille soluzioni
  3. La speranza che le circostanze esterne si trasformino
  4. L'aspettativa che il cambiamento venga da fuori

Le false speranze

Si spera ardentemente che:

  • Il lavoro vada meglio (magicamente)
  • Gli altri si comportino in maniera più gentile (senza che noi facciamo nulla diverso)
  • I problemi magicamente si risolvano (da soli)
  • Le soluzioni immediatamente si materializzino (dal nulla)

Il paradosso

Sembra che l'unica soluzione possa venire dall'esterno, indipendentemente da noi, dalla nostra volontà.

Ma questa è un'illusione pericolosa.

La trappola dell'attesa

Lo stato di paralisi

E allora si rimane:

  • In attesa di un cambiamento esterno
  • In speranza che qualcosa prima o poi cambi
  • Passivi rispetto alla propria vita
  • Vittime delle circostanze

Cosa accade psicologicamente

Mentre rimaniamo in attesa:

  • Frustrazione diventa sempre più presente
  • Impotenza diventa sempre più pressante
  • Rassegnazione inizia a installasi
  • L'energia vitale si spegne

Il ciclo che si rinforza

Più aspettiamo che cambino le circostanze esterne, meno facciamo qualcosa di diverso internamente, e quindi più le circostanze rimangono uguali—confermando la nostra impotenza.

La saggezza di Einstein sulla crisi

Il cambio di prospettiva

Einstein offriva una prospettiva completamente diversa:

"Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo. La crisi è la migliore cosa che possa accadere a persone e interi Paesi, perché è proprio la crisi a portare il progresso."

La crisi come catalizzatore

Secondo Einstein, la crisi:

  • Non è un fallimento personale—è una spinta naturale
  • Non è una maledizione—è un'opportunità
  • Non deve essere subita—deve essere trasformata
  • È il terreno dove cresce il cambiamento

La creatività dalle difficoltà

"La creatività nasce dalle difficoltà come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie."

Questo significa che:

  • La crisi rivela risorse che non sapevamo di avere
  • Il disagio spinge l'innovazione
  • La difficoltà produce genialità
  • Il caos contiene il seme dell'ordine nuovo

L'attraversamento della crisi

"Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato."

Quando attraversi una crisi e ne esci trasformato, non torni semplicemente a dove eri prima. Sei una versione diversa di te stesso—più consapevole, più forte, più consapevole delle tue risorse.

Il ruolo delle "tentate soluzioni"

Cosa sono le tentate soluzioni

Le "tentate soluzioni" sono i nostri tentativi di risolvere il problema che spesso finiscono per mantenerlo. Esempi comuni:

  • Lavorare ancora di più per "risolvere" lo stress lavorativo (che peggiora l'esaurimento)
  • Controllare ancora di più il partner per "risolvere" l'ansia nella relazione (che peggiora la relazione)
  • Negare il problema per "risolvere" la paura (che fa crescere la paura inconscia)
  • Chiedere consiglio a tutti per "risolvere" l'indecisione (che peggiora la confusione)

Il circolo vizioso

Le tentate soluzioni spesso:

  • Mantengono il problema
  • Lo rafforzano nel tempo
  • Generano nuovi problemi
  • Esauriscono le nostre risorse

Quando è necessario fermarsi

Quando non riusciamo a uscire dal caos per danzare verso ciò che desideriamo, è necessario sospendere le proprie "tentate soluzioni" per permettersi di capire come trasformare la nostra crisi in opportunità.

Il supporto nelle crisi

Il ruolo delle relazioni significative

Nei periodi di crisi abbiamo normalmente bisogno di:

  • Amici che ci ascoltino
  • Partner che ci supportino
  • Familiari che ci accolgano
  • Una comunità che ci contenga

Questo supporto è vitale e prezioso. Spesso è sufficiente.

Quando il supporto naturale non basta

Però non sempre il loro apporto è:

  • Sufficiente a chiarirci le idee
  • Capace di aiutarci a riscoprire le potenzialità
  • Libero da dinamiche relazionali che mantenevano il problema
  • Portatore di prospettive nuove su noi stessi

Il ruolo della psicoterapia breve

In quei momenti, un intervento mirato come il counselling psicologico o la psicoterapia breve può:

  • Mettere a fuoco in poche sedute i desideri e gli obiettivi
  • Che giacciono dietro la crisi
  • Comprendere quali ostacoli vi si oppongono
  • Scoprire come superarli concretamente

L'importanza di prendersi tempo

La trappola del "non ho tempo"

Molti credono che:

"Non ho tempo per prendermi cura di me. Devo prima risolvere la crisi."

Ma questa credenza è la causa della crisi che persiste.

Il paradosso della riflessione

Prendersi del tempo per:

  • Riflettere profondamente
  • Occuparsi realmente di sé
  • Stare con le proprie domande
  • Ascoltar il proprio corpo e psiche

Questo non è una fuga dalla responsabilità. È esattamente ciò che permette di:

  • Uscire dalla "trappola del non ho tempo"
  • Che, nonostante abbia l'ammirevole scopo di svincolarsi dalla crisi
  • Troppo spesso finisce per esacerbarla

Come il tempo diventa risorsa

Quando prendi il tempo:

  • Non stai fuggendo—stai raccogliendo forze
  • Non stai cedendo—stai pensando strategicamente
  • Non stai fallendo—stai trasformando il caos in consapevolezza
  • Non stai rinunciando—stai acquisendo nuova chiarezza

Cambiare prospettiva su sé stessi

Il valore della distanza

Prendere le distanze dalla nostra quotidianità, dai riscontri che ogni giorno riceviamo dalle persone della nostra vita, ci permette di:

  • Gettare un nuovo sguardo su noi stessi
  • Mettere in prospettiva i problemi
  • Vedere schemi che prima non vedevano
  • Riconoscere le risorse che avevamo sempre avuto

La scoperta delle risorse nascoste

Questa nuova prospettiva può portarci a scoprire:

  • Risorse e soluzioni
  • Che nemmeno immaginavamo di avere
  • Forze dentro di noi di cui non era conscia
  • Possibilità che sembravano impossibili

Lo specchio terapeutico

Il terapeuta offre uno specchio diverso:

  • Uno specchio senza giudizio
  • Uno specchio che riflette anche le parti non viste
  • Uno specchio che sostiene la verità
  • Uno specchio che crede nelle nostre risorse

Il ruolo del fallimento

La strada verso il successo

La strada per il successo è inevitabilmente costellata da fallimenti.

Non è una questione di "se fallerai" ma di "come utilizzerai il fallimento".

I fallimenti come spinta vitale

I fallimenti possono divenire la spinta vitale alla nostra realizzazione nella misura in cui:

  • Li accettiamo come parte del processo
  • Impariamo da essi piuttosto che negare
  • Li trasformiamo in insegnamenti
  • Non li lasciamo definire la nostra identità

La fiducia come elemento cruciale

Cruciale è affidarsi a chi può:

  • Comprenderci veramente
  • Sostenere la nostra autonomia (non controllarci)
  • Aiutarci a ridisegnare il nostro presente
  • Supportarci nel costruire il nostro futuro
  • In linea con i nostri desideri (non i suoi)

Come procedere

Riconoscere il limite

Il primo passo è riconoscere onestamente:

  • "Sto girando in tondo"
  • "Le mie soluzioni non funzionano"
  • "Ho bisogno di un'altra prospettiva"
  • "Non posso farcela da solo"

Non è debolezza. È saggezza.

Sospendere le tentate soluzioni

Il secondo passo è fermare ciò che non funziona:

  • Non continuare la stessa strategia
  • Non intensificare lo sforzo
  • Non aspettare che il "miracolo" accada
  • Non incolpare il mondo per i tuoi problemi

Cercare supporto competente

Il terzo passo è trovare qualcuno:

  • Competente (uno psicologo/psicoterapeuta)
  • Che comprenda il tuo sistema (famiglia, lavoro, relazioni)
  • Che creda nelle tue risorse
  • Che abbia una metodologia provata

Prendersi il tempo necessario

Il quarto passo è investire in te stesso:

  • Prendi gli appuntamenti e mantienili
  • Sii onesto nel lavoro
  • Permetti il cambiamento anche se è lento
  • Non frammettere il processo con scetticismo

L'invito alla trasformazione

La crisi come opportunità

Se stai attraversando una crisi che persiste, ricorda:

Questa non è una condanna—è un'opportunità di crescita, trasformazione e riscoperta di chi sei veramente.

Verso il nuovo

Come Einstein insegna, chi supera una crisi:

  • Supera se stesso
  • Non viene superato dalle circostanze
  • Emerge trasformato
  • Accede a risorse nuove

Il primo passo

Se riconosci di essere in una crisi persistente, il primo passo non è continuare a lottare da solo. È riconoscere che meriti supporto, e cercare aiuto professionale.

La crisi non è il nemico. È l'occasione per danzare verso la vita che veramente desideri.


Dott.ssa Laura Morabito

Condividi questo articolo
Condividi: