Come Smettere di Essere il Primo Nemico di Me Stesso!
Scopri il significato dell'autosabotaggio e come superare le credenze patogene che ti impediscono di realizzarti.
Il significato dell'Autosabotaggio
L'autosabotaggio comprende tutte quelle azioni che mettiamo in atto, generalmente in maniera inconsapevole, e che ostacolano il raggiungimento dei nostri obiettivi, impedendoci di ottenere risultati importanti nella vita, di sentirci bene ed essere soddisfatti.
Cosa comunemente può condurre ad auto-sabotarsi:
- Timore del fallimento
- Preoccuparsi eccessivamente e continuamente
- Ricercare il perfezionismo
- Giudicare e criticare continuamente noi stessi e gli altri
- Paragonare costantemente la propria vita a quella altrui
- Procrastinare
- Indecisione ed evitamento
- Cercare sollievo nell'alcol, nelle droghe, nel cibo, nella pornografia, ecc.
- Negare i propri sentimenti
- Avere relazioni insoddisfacenti che ci abbattono emotivamente o fisicamente e non soddisfano le nostre esigenze
Ma perché mettiamo in atto comportamenti autosabotanti?
A volte potremmo avere la sensazione che sia meglio avere a che fare con una situazione che conosciamo, anche se sgradevole, piuttosto che coinvolgerci in qualcosa di nuovo e ignoto che ci spaventa. L'autosabotaggio può essere legato alla tendenza a rimanere entro i confini rassicuranti della nostra zona di comfort: ciò ci impedisce di muoverci dal nostro punto di partenza verso le opportunità di crescita e di sviluppo che desideriamo. Altre volte, possiamo inconsciamente sentire di non meritare ciò a cui aspiriamo, di non esserne abbastanza degni, o di dover permanere in una situazione che non ci soddisfa perché dobbiamo occuparci di qualcun altro, o perché le persone che amiamo soffrirebbero per la nostra lontananza o il nostro successo.
Questi timori sono l'espressione di credenze patogene inconsce, derivate da esperienze spiacevoli della nostra infanzia e della nostra adolescenza, che ci hanno portato ad associare l'appagamento dei nostri bisogni a dei pericoli per noi stessi o per le persone a cui teniamo.
Un paio di esempi
Primo esempio: la svalutazione genitoriale
Se siamo stati costantemente svalutati dai nostri genitori, possiamo sentirci spregevoli e indegni e ritirarci in noi stessi, oppure accontentarci di un partner che non ci piace o ci maltratta, non osando nemmeno avvicinarci a chi davvero vorremmo entrasse nella nostra vita: una forma di autosabotaggio che rischia di farci soffrire a lungo.
Secondo esempio: il senso di colpa da separazione
Un giovane uomo cresciuto con una madre che, quando lui era adolescente, si angosciava ogni qual volta usciva di casa, e magari lo accusava di lasciarla sola e farla soffrire, o che, quando era bambino, pretendeva che stesse sempre vicino a lei, può sentirsi colpevole quando cerca di raggiungere la sua indipendenza: ciò lo può inconsciamente portare a:
- Sabotarsi nello studio, nel lavoro o nelle relazioni
- Sviluppare attacchi di panico o altri malesseri psicologici quando va a vivere da solo
- Sposare la donna sbagliata
Il supporto psicologico
Rivolgersi a uno psicologo può essere utile per:
- Comprendere i sensi di colpa inconsci alla base dei comportamenti autosabotativi che mettiamo in atto
- Identificare cosa ci impedisce di raggiungere i nostri obiettivi
- Dare un senso e un significato a quello che ci accade
- Riavviare il motore del nostro cuore verso la strada della nostra realizzazione!
Un consulto psicologico può aiutarci a dare un senso e un significato a quello che ci accade, e a riavviare il motore del nostro cuore verso la strada della nostra realizzazione!
Dott.ssa Martina Calabrò
